Palazzo Sciarra Colonna di Carbognano

Tipologia Livello
Data cronica
1963 - 1990

Tipologia

Sottoserie

Numerazione

Numero definitivo
3
Numero romano
III

Contenuto

La documentazione, pervenuta in tre momenti diversi, è organizzata in fascicoli disposti in ordine cronologico. Essa si riferisce prevalentemente agli interventi eseguiti sul palazzo per adattarlo alla nuova funzione.

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
fascicoli 41

Storia istituzionale/Biografia

La Cassa di risparmio di Roma, nell'anno 1862, acquistò dall'Arcispedale di San Giacomo in Augusta un vasto isolato compreso tra piazza Sciarra, via del Caravita e via Montecatini. Negli anni successivi la nuova proprietà subì dei lavori di trasformazione per adattarvi la nuova sede dell'Istituto, ospitato fino a quel momento in alcuni locali di palazzo Borghese: nel 1864 fu bandito un concorso per la costruzione del nuovo edificio e la sistemazione degli uffici della Cassa, vinto dall'architetto Antonio Cipolla; dieci anni più tardi, terminati i lavori di esecuzione del progetto, gli uffici della Cassa furono trasferiti nella nuova sede (Vedi i verbali del Consiglio in III.1, reg. 19, sessioni del 4 e 25 novembre 1874). Ulteriori modifiche vennero apportate nel 1897 e negli anni '30, in occasione del primo centenario della fondazione dell'Istituto (per i lavori eseguiti per il centenario eial progetto di trasformazione urbanistica dell'area, vedi VIII.4, b. 28, fasc.122).
La Cassa di risparmio di Roma ha acquistato dall'Istituto nazionale di previdenza sociale il Palazzo Sciarra, sito in via del Corso n. 239, angolo via Minghetti e vicolo Sciarra, con atto rogato dal notaio Colapietro 22 settembre 1969 rep. 5911.
Il 4 agosto 1978 con atto rogato dal notaio Giuseppe Cardelli acquista dall'INPS il complesso immobiliare sito tra via Minghetti, via delle Vergini, via dell'Umiltà, piazza dell'Oratorio e Palazzo Sciarra escluse le porzioni dell'immobile costituenti il Teatro Quirino ed il Cinema Quirinetta. A tale proposito la Cassa di risparmio chiede vengano costituite alcune servitù di passo pedonale e carraio, servitù di appoggio cassonetti, di acquedotto (cfr. fasc. 23, b. 7)
Nel 1970 avvia le procedure per eseguire lavori di restauro statico poiché molte strutture portanti e solai sono fatiscenti, oltre che al rammodernamento dello stabile per dotarlo di rifinitura, impianti e servizi idonei alla sua destinazione.
Il palazzo da molti anni era destinato ad uso ufficio (Direzione generale e uffici Inps, Direzione e redazione de Il giornale d'Italia), attività commerciali ed uno stabilimento tipografico (della suddetta rivista).
in seguito ai lavori di restauro, la Cassa prevede le destinazioni di seguito descritte: piano scantinato, autorimessa ed impianti tecnologici; piano terreno, negozi; Servizio estero, esposizione e vendita di oggetti preziosi e di antiquariato (le cui vendite avvenivano nei locali di piazza Monte di Pietà), per conto terzi; piano primo dipendenze del sottostante servizio estero e delle sottostanti sale di vendita; piano secondo, rappresentanza della CRR. Una porzione di questo piano, chiamata del Vanvitelli, è riservata esclusivamente ai ricevimenti; piano terzo, Uffici della "pagella d'Oro" e similari attività previdenziali e propagandistiche promosse dalla CRR; piano quarto, sale di rappresentanza per la Presidenza e la Direzione generale. In questo piano le sale del Vanvitelli e del Pannini sono vincolate dalla Soprintendenza ai Monumenti e riservate a studiosi e visitatori; piano quinto, servizio studi, propaganda e stampa della CRR, con relativa biblioteca e deposito volumi e pubblicazioni edite dalla CRR.
Il direttore dei lavori è l'ingegnere Pompeo Coltellacci.

Note

Il fascicolo 78 è vuoto.

Persona

Ente