Tipologia
- Sottosezione
Numerazione
Contenuto
- Per quanto riguarda la documentazione d'archivio, dall'analisi del materiale, quantitativamente piuttosto scarso e tipologicamente disomogeneo, sono state individuate delle serie che solo in alcuni casi sono rappresentative dell'attività dell'Istituto, risultando peraltro molto lacunose dal punto di vista cronologico.
La conservazione dei verbali del Consiglio d'amministrazione, dei sindaci e del commissario straordinario, ad esempio, è limitata al periodo dell'incorporazione e agli anni immediatamente precedenti; fanno eccezione i verbali del Collegio sindacale, che partono dal 1937, ma solo perché sono tutti compresi in un unico registro che va dal 1937 al 1953.
Le serie della contabilità coprono, in prevalenza, gli ultimi anni di vita dell'Istituto e solo in alcuni casi partono dagli anni '40.
Nelle serie del personale invece, come si può riscontrare anche negli archivi di altri enti incorporati (vedi ad esempio la Cassa rurale e artigiana di Alatri), si conserva una quantità di materiale più consistente che, nel caso di Latina, parte dall'anno della fondazione (1937). Questo probabilmente è dovuto al fatto che con la fusione il personale di ruolo dell'ente incorporato passò alle dipendenze della Cassa di Roma, con riconoscimento dell'anzianità di servizio acquisita fino a quel momento e del trattamento economico e di quiescenza goduto precedentemente, e venne inquadrato nell'organico in base alle mansioni espletate presso l'ente di provenienza. E' chiaro quindi che tutta la documentazione relativa alla gestione del personale era indispensabile per analizzare la posizione di ogni dipendente e poter eseguire la revisione e i nuovi inserimenti in organico.
Nulla si può dire, infine, sull'originario ordinamento dell'archivio, dal momento che gli unici indizi al riguardo sono costitutiti dai numeri apposti con timbro su quattro pratiche, tutte datate al 1937 e relative alla fondazione dell'Istituto, alla sua inaugurazione, alle prime sedute del Consiglio e al concorso per il posto di direttore (vedi XXIII.IV.1, fasc. 1 e XXIII.IV.12, fasc. 62). Per quanto riguarda gli interventi della Cassa di Risparmio di Roma sulla documentazione d'archivio dell'ente incorporato, vedi quanto detto nell'introduzione alla serie del personale (XXIII.IV.12).
Consistenza rilevata
-
Consistenza (testo libero)
- registri 52, fascicoli 155
Storia istituzionale/Biografia
- La Cassa di risparmio di Latina (all'epoca della fondazione Littoria) fu costituita per iniziativa dell'Associazione nazionale fra le casse di risparmio italiane con r.d. 15 marzo 1937. La Cassa esercitava la sua azione nella provincia di Latina e nelle succursali e dipendenze istituite in altri centri della stessa provincia. L'Istituto era amministrato da un Consiglio composto da presidente, vice presidente e, inizialmente, quattro consiglieri, che si radunava normalmente una volta al mese su invito del presidente. Il Collegio sindacale era formato invece da tre membri, uno nominato dal Comitato esecutivo dell'Associazione nazionale fra le Casse di risparmio italiane e gli altri due nominati dalla Federazione delle Casse di risparmio del Lazio. Nel corso dei venti anni di attività dell'Istituto risultano inoltre due periodi di commissariamento: il primo, dal 1944 al 1947, fu determinato dalla necessità di effettuare un lavoro di risanamento della Cassa dopo le vicende belliche, che provocarono inevitabili danni all'ordinamento amministrativo e contabile e alla situazione economica; Gaetano Aiuti fu quindi nominato commissario straordinario, con d. del ministro del Tesoro pubblicato nella «Gazzetta Ufficiale del Regno», del 15 dicembre 1944. Un altro breve periodo di commissariamento ci fu nell'anno 1956 quando, con provvedimento del capo dell'Ispettorato del 16 luglio 1956, fu disciolta l'amministrazione della Cassa e ne fu affidata la gestione al commissario Amedeo Gambino. La seconda gestione straordinaria durò fino all'incorporazione della Cassa di risparmio di Latina nella Cassa di Risparmio di Roma, che avvenne con d.p.r. 14 dicembre 1956 n. 1389, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale», del 24 dicembre 1956 n. 323.