AMMINISTRAZIONE

Tipologia Livello
Data cronica
1484 - 1937

Tipologia

Sezione

Numerazione

Numero romano
I

Contenuto

Nella sezione sono state raccolte le serie contenenti documentazione di carattere normativo, prodotta dai diversi organi deliberanti succedutisi nel corso dei secoli al vertice dell'istituto. Si distinguono, in ordine cronologico, la serie dei Decreti di congregazione, l'organo collegiale preposto alla direzione del Monte di Pietà e in funzione dal 1540 al 1811; la serie delle Deliberazioni della commissione amministrativa disposta dal governo imperiale napoleonico per il periodo 1811-1813; le serie delle Risoluzioni del congresso - composto dall'ispettore generale, il computista, i procuratori, l'esattore e l'architetto - e dei Decreti del tesoriere generale, ai quali viene affidato il governo e l'amministrazione dell'istituto dal 1814 al 1832. Con la nomina di Giovanni Pietro Campana da Ispettore generale a Direttore generale, disposta nel 1833 dal tesoriere generale Tosti, di fatto tutti i poteri e le funzioni vennero trasferite a questa carica, del tutto nuova e dunque mai disciplinata da precedenti statuti o regolamenti. La direzione del Campana durò fino al 1857 e nel corso di questo periodo non risultano essere state emanate nuove norme regolamentari o statutarie (la mancanza di regolamenti e di un'attività istituzionale verbalizzata sembra essere confermata dalle osservazioni del Campana stesso, nel 1847, in risposta alle valutazioni del visitatore apostolico Vincenzo Pericoli. Nella relazione il Pericoli mette in evidenza l'opportunità di rinnovare lo statuto, di fatto ancora in vigore, ma «che oramai serve a ricordare appena l'epoca, e le forme della prima sua istituzione», nonché la necessità di convocare periodicamente una congregazione consultiva dei principali ministri e di produrre un regolamento che possa disciplinare le facoltà del direttore generale. In merito allo statuto mai revocato, il direttore Campana replica che un'amministrazione ragionata ha potuto distinguere, di volta in volta in base alle esigenze dei tempi, ciò che dello statuto poteva essere applicato alla lettera da ciò che invece doveva essere integralmente modificato. Relativamente ai congressi egli sostiene che vengono tenuti quasi quotidianamente e che l'assenza della «forma del verbale, qualmente per lo addietro si pratticava anche sotto la mia amministrazione [come ispettore], ciò varrebbe ad imputarsi a particolari circostanze e ragioni sviluppatesi negli ultimi anni che superfluo ed odioso qui sarebbe enunciare»; favorevole inoltre si dichiara alla codifica e alla definizione delle prerogative del direttore generale nella forma di un regolamento, cfr. Sez. I, S. 10, fasc. 9: “Introduzione”, punto 3 e “Riflessioni”, punti 10-11). Nel periodo successivo e fino all'insediamento del governo nazionale in Roma, viene mantenuta la carica di direttore generale ma il Monte rimase «ancora sotto la vigilanza e tutela del Ministro delle Finanze Tesoriere generale, senza un'effettiva base regolamentare, essendosi omessa la redazione di un apposito definitivo regolamento» (Tosi, 1937, pp. 294-295). Relativamente al periodo successivo all'annessione di Roma al Regno d'Italia, sono presenti la serie delle Raccolte di decreti e disposizioni, che documentano l'attività dell'amministrazione provvisoria del commissario straordinario Alessandro D'Emarese per il periodo 1871-1875 e la serie dei Verbali delle adunanze della commissione amministratrice, con la corrispondente serie del Carteggio relativo alla nomina dei componenti della commissione amministratrice, l'organo collegiale al vertice del Monte di Pietà fino alla fusione con la Cassa di Risparmio di Roma nel 1937. Nella sezione è inoltre presente la raccolta completa degli statuti e dei regolamenti dal 1617 al 1936 e la dichiarazione ufficiale di riconoscimento dello stemma del Monte di Pietà di Roma.

Oltre a queste serie che costituiscono l'espressione diretta dell'attività normativa dell'istituto, la sezione contiene un nucleo di fonti documentarie di emanazione pontificia, quali le serie Bolle, brevi e istrumenti e Chirografi e brevi pontifici, o prodotte in seguito ad un mandato di tipo ispettivo, come la serie dei Decreti e relazioni di visite apostoliche. Si tratta di disposizioni, provvedimenti, e relazioni riguardanti aspetti organizzativi, gestionali e amministrativi, a testimonianza dello stretto rapporto istituzionale che lega fin dalle origini il Monte di Pietà di Roma e lo Stato Pontificio.

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
Unità archivistiche 190

Persona

Ente