Tipologia
- Serie
Numerazione
-
Numero definitivo
- 5
-
Numero romano
- V
Contenuto
- Di fatto nel tempo (e formalmente a partire dal 1899) la serie si connota come copie dei verbali delle sessioni del Consiglio di amministrazione, nelle quali sono assenti i nomi dei partecipanti alle sedute e le firme degli stessi, alla fine del verbale. Sul dorso dei registri 92-97, inoltre, compare la scritta "Copie".
Il fatto che l'ultimo registro conservato si interrompa a metà, con il verbale del 31 ottobre del 1934, fa ipotizzare un'interruzione della redazione di questi registri in quella data.
Tutti i registri contengono anche le rubriche delle relazioni e delle materie trattate.
I titoli originari sono desunti dalla coperta per gli anni 1884 e 1898, dal frontespizio per gli anni 1839-1883 e 1885-1897.
Consistenza rilevata
-
Consistenza (testo libero)
- registri 97
Storia istituzionale/Biografia
- Dai regolamenti interni dell'Istituto risulta che "... il consigliere direttore ritiene un registro dove fa trascrivere le proposizioni che presenta al Consiglio e le risoluzioni comunicategli dal segretario; e fa rubricellare il registro stesso per nomi alfabeticamente". Negli articoli dei medesimi regolamenti riguardanti le funzioni del segretario della Direzione si dice che quest'ultimo, dietro istruzioni del consigliere direttore, "...dispone la relazione sopra gli affari da proporsi e discutersi in ciascuna sessione consiliare. Cura la compilazione del registro delle relazioni suddette con le singole deliberazioni notate a margine". Dalla prima relazione, redatta per l'adunanza del 10 gennaio 1839, risulta però che il primo direttore della Cassa di risparmio, Giovan Pietro Campana, non tenne alcuna nota o registro degli affari da trattare. All'inizio del 1839 il nuovo direttore Agostino Feoli ritenne necessario inaugurare un registro "...acciò con la scorta del medesimo possa in ogni adunanza sì ordinaria che straordinaria esibire un regolare rapporto o relazione il quale serva poi di guida al Consiglio in risolvere, ed al segretario per estendere le risoluzioni del Consiglio stesso che venendo passate al direttore potrà attergarle alle sue relazioni, e conoscere in qual modo proseguir debba le trattative, o dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio" (Vedi registro n. 1, p. 3).