FOTOGRAFICA E ICONOGRAFICA

Tipologia Livello
Data cronica
[1860] - [anni 1990]

Tipologia

Sezione

Numerazione

Numero romano
XXIV

Contenuto

Nel complesso, la documentazione è costituita in prevalenza da foto sciolte, ma sono presenti anche immagini raccolte all'interno di album e diapositive. Sono invece in quantità decisamente inferiore i negativi. Il materiale è pervenuto in buste con intestazione prestampata “Cassa di Risparmio di Roma. Ufficio propaganda - Archivio fotografico”; sulle stesse buste, in alto a destra, sono indicati il contenuto (cioè il soggetto delle foto), la data dello scatto e i nomi dei fotografi. Questo, che risulta essere l'unico sistema di archiviazione, fu adottato fino agli anni Settanta; per il decennio successivo la documentazione risulta inserita in buste non predisposte e senza intestazioni, che contengono l'indicazione generica, manoscritta, relativa all'evento e, talvolta, all'anno. Ai fini dell'ordinamento e della redazione dell'inventario è stato mantenuto il sistema di archiviazione rinvenuto al momento dell'intervento, precedentemente descritto, che prevede la divisione delle fotografie in base al soggetto e, in subordine, il loro ordinamento cronologico. La descrizione archivistica delle singole unità inventariate comprende: l'intitolazione originale delle buste, che come già detto si riferisce al soggetto delle foto in esse contenute, posta nell'inventario tra virgolette; in mancanza del titolo originale è stata data una breve descrizione del soggetto, ovviamente non compresa tra le virgolette;
eventuali integrazioni contenutistiche, in corpo più piccolo, nelle quali sono descritti dettagliatamente gli oggetti delle singole foto; il conteggio delle foto contenute in ciascuna unità, comprendente il numero di stampe in bianco e nero e a colori, il numero dei negativi in bianco e nero e a colori, il numero delle diapositive; infine l'ultimo dato rilevato si riferisce ai nomi dei fotografi e delle relative città. Gli estremi cronologici, posti nell'inventario in corsivo e allineati nel margine destro del foglio, si riferiscono quasi sempre alle date degli scatti. Tuttavia, per quanto riguarda l'archivio fotografico in questione, nella maggior parte dei casi esiste una coincidenza temporale tra lo scatto e il soggetto delle foto (vedi, ad esempio, i servizi fotografici effettuati in occasione delle inaugurazioni delle sedi, dello svolgimento di convegni, cerimonie, premiazioni). La cronologia è stata ricavata per lo più dalle indicazioni presenti sulle buste originali, dove spesso è indicata nella forma di giorno, mese e anno, ma anche le singole foto possono recare, sul verso, la datazione apposta a penna o con timbro. Sono presenti, tuttavia, numerose foto prive di riferimenti cronologici; in questi casi è stato necessario attribuire loro una data, più o meno generica, prendendo in considerazione vari elementi ricavabili dall'analisi delle foto stesse: lo stile dell'arredamento dei locali, la presenza di calendari, manifesti, pubblicità, l'abbigliamento dei personaggi fotografati, eventuali riferimenti ad avvenimenti storici noti, ecc.
 

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
fascicoli 467, manifesti 46, documenti 30 (buste 81)

Storia istituzionale/Biografia

La sezione fotografica dell'archivio della Cassa di Risparmio di Roma contiene documentazione prodotta per scopi esclusivamente aziendali, al fine di assicurare la diffusione delle notizie riguardanti l'istituto attraverso la stampa, le agenzie pubblicitarie, la radio e la televisione: le immagini venivano prodotte e distribuite infatti per iniziative pubblicitarie e propagandistiche, per la diffusione a quotidiani, riviste o bollettini interni aziendali, come corredo fotografico di eventuali articoli e per illustrare i volumi di pubblicazioni artistiche e storiche curate dalla Cassa. Buona parte dei servizi fotografici si riferisce all'apertura o alla ristrutturazione dei locali delle agenzie di città e delle filiali foranee, ma sono numerose anche le foto riguardanti le attività culturali, sportive e benefiche svolte o sponsorizzate dall'azienda, o le frequenti partecipazioni a convegni, cerimonie, mostre e conferenze. L'arco cronologico coperto dai documenti, pur essendo compreso tra gli inizi del Novecento e il 1990, si concentra però negli anni Cinquanta - Settanta. E' soprattutto per questo periodo, quindi, che l'archivio può risultare utile per illustrare le tappe della storia della Cassa di Risparmio attraverso le immagini delle vicende e dei personaggi che si sono susseguiti in quegli anni, e per avere un quadro abbastanza completo delle attività svolte in questo periodo. Tra i numerosi studi fotografici che lavorarono per l'azienda sono da segnalare alcuni autori di fama nazionale, come Alinari, Vasari e Anderson. Nel fondo si conserva anche un piccolo gruppo di fotografie relative al Monte di Pietà di Roma raffiguranti, quasi esclusivamente, il palazzo che fu sede dell'antica istituzione. Questo gruppo di immagini, che è quanto resta del probabile archivio fotografico del Monte di Pietà, confluì negli archivi della Cassa di Risparmio, forse insieme al fondo documentale, in occasione dell'incorporazione del pio istituto nel 1937.
UFFICIO PROPAGANDA. L'Ufficio propaganda della Cassa di Risparmio di Roma aveva il compito di elaborare i piani pubblicitari dell'Istituto, curando la redazione dei testi destinati ai mezzi di informazione e realizzando stampati e altro materiale pubblicitario (pieghevoli, opuscoli, cartoline, bozzetti per cartelloni e manifesti, ecc.); di curare la partecipazione a mostre ed esposizioni, congressi e convegni, inaugurazioni di nuove sedi e cerimonie di premiazione; di promuovere l'educazione al risparmio nelle scuole, distribuendo materiale di propaganda e organizzando premiazioni, borse di studio e concorsi; di programmare gli interventi di beneficenza a favore di enti ospedalieri, assistenziali, culturali e scolastici; di curare l'edizione di volumi di arte, storia o attualità, di bollettini d'informazione sull'attività dell'Istituto e altre pubblicazioni. L'Ufficio, inoltre, si occupava della realizzazione dei servizi fotografici interessanti l'Istituto e ne curava la conservazione nell'archivio fotografico

Storia archivistica

L'archivio fotografico, prodotto dall' Ufficio propaganda della Cassa di Risparmio di Roma, è pervenuto all'Archivio storico della Banca di Roma in due fasi: nel marzo 1995, in seguito a un primo versamento effettuato dal Servizio affari generali - Ufficio pubblicità della Banca di Roma, e nel luglio 2006, a seguito del rinvenimento, nei locali di palazzo Sciarra, della parte più recente dell'archivio comprendente circa 400 nuove buste. La prima parte della documentazione era già stata oggetto di una schedatura analitica e di un ordinamento da cui era scaturito l'inventario realizzato nell'anno 2002. Con l'acquisizione del secondo versamento dell'archivio fotografico è stato necessario procedere ad una riconsiderazione generale di tutta la raccolta, per consentire il lavoro di implementazione e di integrazione tra le vecchie e le nuove unità archivistiche. Infatti, nella seconda fase dell'intervento è stata effettuata la schedatura di tutte le nuove unità pervenute, è stato eseguito il riordinamento integrale del fondo, sia concettuale che fisico, ed è stato redatto un nuovo inventario. In seguito all'aggiunta di tale documentazione sono state create tre nuove serie ("Assemblee dei soci", "Editoria" e "Prodotti pubblicitari"). Inoltre, l'inserimento di nuovo materiale in quasi tutte le serie già esistenti ha comportato un lavoro di aggiornamento del conteggio dei positivi, dei negativi e delle diapositive presenti in ogni fascicolo, la rinumerazione delle unità archivistiche e, infine, l'implementazione e la rigenerazione degli indici dei nomi di persona, luoghi, enti, società e studi fotografici.

Criteri di ordinamento

In seguito all'intervento di riordino, l'archivio fotografico della Cassa di Risparmio di Roma risulta suddiviso in serie, per alcune delle quali si è resa necessaria una ulteriore partizione in sottoserie e talvolta in sottosottoserie. A ciascuna di esse è stata attribuita una sigla costituita da numeri arabi separati da punti, che ne permette l'identificazione immediata. Per quanto riguarda l'archiviazione delle singole pratiche all'interno di ogni serie o sottoserie, è stato adottato il sistema detto "a serie aperte", che permette eventuali incrementi della documentazione senza compromettere l'ordinamento attualmente esistente. Nell'ambito di ogni serie e sottoserie, quindi, la numerazione delle singole unità archivistiche (buste, fascicoli e album) ricomincia sempre da 1. L'inventario è corredato da indici analitici dei nomi di località, persone, enti e studi fotografici.

Bibliografia

M.T.FULGENZI, Note sull'inventariazione dell'archivio della Cassa di Risparmio di Roma, in "Roma moderna e contemporanea", XII, 3, 2004, pp. 617-628.

Ente