Tipologia
- Sezione
Numerazione
Consistenza rilevata
-
Consistenza (testo libero)
- registri 18, fascicoli 58, schedari 2
Storia istituzionale/Biografia
- I soci della Cassa di risparmio di Roma, inizialmente in numero di 100, portati a 150 nel 1937 e a 175 nel 1950, erano eletti dall'Assemblea generale su proposta del Consiglio d'amministrazione; dopo la nomina, ogni socio era tenuto al versamento del capitale per l'acquisto delle azioni che andavano a costituire il patrimonio dell'Istituto. I soci si riunivano in assemblea in via ordinaria due volte l'anno su convocazione del presidente, e in via straordinaria quando ne sorgeva la necessità. Era compito dell'Assemblea generale approvare il bilancio dell'esercizio precedente, eleggere nuovi soci, nominare i consiglieri e i sindaci, esprimere pareri sulle riforme dello statuto proposte dal Consiglio e proporne di nuove. Gli inviti all'Assemblea, insieme all'ordine del giorno, venivano trasmessi alcuni giorni prima della data stabilita per la riunione ai singoli soci i quali, se necessario, potevano farsi rappresentare mediante delega scritta. In caso di nomina di nuovi soci o di membri del Consiglio, le votazioni avvenivano mediante schede segrete nelle quali si indicava il nome del candidato prescelto; le schede venivano poi consegnate al presidente che affidava al segretario lo spoglio dei voti. Di ogni deliberazione veniva redatto il processo verbale che, dopo essere stato approvato nell'Assemblea successiva, veniva trascritto nell'apposito registro e firmato dal presidente e dal segretario.