Raccolte di decreti e disposizioni

Tipologia Livello
Data cronica
1871 - 1876

Tipologia

Serie

Numerazione

Numero definitivo
11

Contenuto

Nei registri sono trascritte le decisioni adottate nella gestione del Monte di pietà nel periodo di transizione verso il nuovo organo amministrativo: essi documentano cioè il passaggio da un'amministrazione provvisoria a quella di nuova costituzione, che governerà il Monte di pietà fino alla sua incorporazione alla Cassa di risparmio di Roma nel 1937.
Nel registro n. 1 sono trascritti e numerati da 1 a 208 tutte le comunicazioni e i provvedimenti relativi al Monte emanati sia dal regio commissario che dalle autorità superiori. Gli originali o le minute di questi atti sono stati protocollati, classificati e in linea di massima inseriti nella serie Direzione Generale, Carteggio 1836-1871, rubrica XI.
Nel registro n. 2 sono raccolte le disposizioni relative all'amministrazione interna dell'istituto emanate dal D'Emarese nell'arco dei primi mesi del suo incarico.
Segue il registro dei "Decreti, ordini del giorno e disposizioni varie emanate dalla Commissione Amministratrice del Monte di Pietà", in cui sono trascritti il verbale di consegna dell'amministrazione e del patrimonio del Monte alla Commissione da parte del regio commissario e i primissimi provvedimenti da essa adottati. Il registro abbraccia un periodo di tempo molto ristretto, dal 13 dicembre 1875 al 18 gennaio 1876 quando si interrompe la raccolta delle disposizioni.
I verbali delle sedute della Commissione amministratrice sono riportati nei registri della serie omonima a partire dall'ottobre 1875.

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
Unità archivistiche 3

Storia istituzionale/Biografia

I registri di questa serie raccolgono le disposizioni amministrative relative al Monte di pietà dal 1871 al 1876: si tratta di raccolte cronologiche delle comunicazioni e disposizioni emanate dagli organi amministratori del Monte di pietà, ovvero il commissario straordinario Alessandro D'Emarese prima e la Commissione amministratrice poi, nonché da organi superiori (Prefettura, Ministeri dell'interno e delle finanze).
Il 7 gennaio 1871, il luogotenente del re per Roma e le province romane Alfonso Lamarmora nominò regio commissario straordinario del Monte il barone Alessandro D'Emarese, con il compito di amministrare temporaneamente l'Istituto, "con facoltà di proporre tutti quei progetti di riforma e di nuovi ordinamenti che gli saranno suggeriti dalle esigenze del Luogo Pio" [Nota: Vedi registro n. 1, «Monte di Pietà di Roma: Decreti, ordini del giorno, circolari ed altre disposizioni amministrative dal 7 gennaio 1871 al 15 dicembre 1875», p. 1 (il decreto di nomina sarà poi confermato nel 1874, cfr. ibid., p. 159). Al commissario furono inizialmente affiancati i collaboratori Giacomo Falcone e Angelo Stallo, cfr. ibid., p. 5.] . Egli rimarrà in servizio fino al dicembre 1875, adoperandosi per riformare e provvedere all'amministrazione del Monte nel periodo di transizione tra il governo pontificio e il Regno d'Italia. La riconsegna del mandato avrà luogo nel dicembre del 1875 con il passaggio delle consegne al nuovo organo amministrativo, la Commissione amministratrice. [Nota: La Commissione amministratrice entra nell'esercizio delle sue funzioni all'indomani della approvazione del nuovo Statuto del Monte, avvenuta con r.d. 28 novembre 1875, cfr. registro n. 1, p. 230.] Tra i primi atti registrati compaiono le istruzioni temporanee per l'amministrazione dell'Istituto (20 maggio 1871): oltre alle disposizioni relative al prestito e ai pegni, stabiliva la seguente suddivisione degli uffici: Segreteria, Computisteria, Ufficio del 1° Monte, Ufficio del 2° Monte, Ufficio delle vendite e Tesoreria [Nota: Ibid., pp. 14-18.] . Il 1 febbraio 1872, con determinazione dei ministri segretari di stato delle finanze e dell'interno fu stabilito che il Monte dovesse essere posto sotto la vigilanza del prefetto, assistito dal Consiglio di prefettura, secondo quanto previsto dal r. d. 1 dicembre 1870, n. 6070 sulle Opere pie [Nota: Ibid., p. 51.] : il regio commissario restava l'amministratore diretto del Monte, con l'incarico di liquidare e sistemare il patrimonio dell'Istituto e provvedere all'organizzazione interna e alla gestione dello stesso. Il conto consuntivo veniva approvato con decreto ministeriale congiunto dei due ministri, data la doppia natura del Monte come istituto di credito e di beneficenza Con la legge del 28 giugno 1874, n. 2054 e successivo r. d. 23 agosto, n. 2055 [Nota: Ibid. p. 150.] , il Monte di Pietà fu sottoposto alla normativa riguardante le Opere pie (cfr. l. 17 maggio 1873, n. 1270); fu stabilito il nuovo organo amministratore nella Commissione amministratrice (che avrebbe dovuto subentrare al regio commissario nel giro di un anno) e si fissarono i criteri per la liquidazione del passivo del Monte. Con l'avvicinarsi della data di entrata in funzione del nuovo organismo collegiale, si intensificarono i provvedimenti per l'organizzazione interna dell'Istituto da parte di D'Emarese [Nota: Riconfermato Commissario per l'amministrazione temporanea del Monte con d. 13 settembre 1874 n., cfr. ibid., p. 159-160.] : approvazione del ruolo organico provvisorio del personale e successive modifiche, ordinamento interno degli uffici (sempre temporaneo) stabilito in: Ufficio di direzione, Ufficio di computisteria, Ufficio di cassa, Ufficio di vendita, Primo e Secondo Monte con annessi i due Uffici di custodia, succursali. [Nota: Ibid., pp.188-190.] La Commissione, prima di entrare pienamente in ufficio, compilò, con l'intervento del Commissario, il nuovo Statuto organico dell'Opera pia [Nota: Lo statuto, approvato con r. d. 28 novembre 1877, è trascritto nel registro n. 3, pp. 7 e seguenti.] .
Queste raccolte avevano lo scopo di servire ad una utilizzazione interna: ciò si deduce anche dalla presenza di "dati archivistici" presenti in esse. Sui registri è infatti riportato per ogni atto il numero di protocollo e la categoria del titolario corrispondente: gli originali delle comunicazioni e delle disposizioni sono raccolti nei fascicoli di carteggio alle rubriche "XI" e "A, B, C, D, E", mentre i verbali della commissione fino al 1916 sono conservati nella rubrica "L" del carteggio 1871-1937. Si tratta quindi di raccolte utili all'amministrazione per lo svolgimento della propria attività.

Criteri di ordinamento

Pur trattandosi di raccolte di atti e deliberazioni relative a diverse autorità, tra cui una di natura straordinaria e monocratica, l'altra ordinaria e collegiale, è stato ritenuto opportuno riunire i pezzi in una unica serie privilegiando in questo caso l'analogia della documentazione.

Unità di conservazione

Unità di conservazione
busta
Numero / i
1

Fonti collegate

Cfr. Carteggio 1835 - 1871, rubrica XI e Carteggio 1871 - 1937, rubriche A, B, C, D, E, L.

Note

I registri, di medie dimensioni, sono rilegati in cartoncino con rinforzi in tela o in pergamena. I pezzi sono in discreto stato di conservazione.

Persona

Ente