Carteggio della Direzione generale per gli anni 1936-1960
Tipologia Livello
Data cronica
- 1923 - 1961
- Note
- con docc. degli anni 1960-1977 non schedati
Tipologia
- Serie
Numerazione
- Numero definitivo
- 4
- Numero romano
- IV
Contenuto
- Per quanto riguarda i probabili interventi "archivistici" attuati nei diversi periodi e i relativi criteri di classificazione adottati, mancando gli strumenti ausiliari che avrebbero potuto fornire informazioni in proposito, l'unica possibilità per la loro ricostruzione è stata offerta dall'analisi diretta delle singole carte e dall'individuazione delle segnature e di altre annotazioni. Il titolario entrò in vigore nel 1946, pur comprendendo anche la documentazione degli anni 1936-45; sulle singole carte comprese in quel decennio, oltre alle segnature relative al titolario del 1946, sono visibili le tracce di un precedente sistema di classificazione delle pratiche: non è stato possibile però ricostruire il titolario più antico, le cui segnature erano formate sempre da una combinazione di lettere e numeri. Informazioni in proposito si possono però ricavare dalla relazione sul funzionamento dell'Ufficio segreteria , redatta dal dott. De Angelis nel 1945 dove, a proposito degli archivi della Presidenza e della Direzione generale, si parla della loro suddivisione in sezioni "costituite tenendo a base la similarità e affinità di materia. Ogni sezione raggruppa le varie pratiche raccolte in fascicoli distinti con intestazione, n. progressivo e classifica relativa. Ogni pratica passa in archivio dopo timbrata con apposito timbro nel quale sono riportati gli estremi della classifica di archivio, la data di archiviazione e la firma del capo ufficio. Elenco riassuntivo, rispondente alle singole posizioni, permette l'individuazione di ogni pratica" (Vedi VIII.9, b. 1, fasc. 2). A partire dal 1946 sui singoli documenti compaiono i nuovi numeri di posizione, seguiti dalla sigla "n.a.", interpretabile come "nuovo archivio" (ad es.: Pos. 34 C n.a.). L'ipotesi più probabile quindi è che nel 1946, in coincidenza con la riforma dei servizi e degli uffici e con l'adozione di un nuovo regolamento interno, si decise di effettuare una revisione generale e un riordino dell'archivio. Si intervenne quindi sull'ordinamento delle carte, predisponendo il nuovo titolario e, forse in questa occasione, si eseguì anche un'operazione di scarto eliminando tutta la documentazione precedente al 1946, fatta eccezione per quella relativa agli anni 1936-45. Il materiale compreso in questo decennio, che conserva le tracce dei due sistemi di ordinamento, fu probabilmente riclassificato, subendo una rinumerazione in base al nuovo titolario che fu applicato retroattivamente e fu ricondizionato nei fascicoli di nuova costituzione. La decisione di conservare i documenti a partire dal 1936 non fu casuale e probabilmente è da mettere in relazione con un episodio che ebbe notevoli ripercussioni sull'organizzazione dell'istituto e sulla gestione dell'archivio, cioè l'incorporazione del Monte di Pietà nella Cassa di Risparmio di Roma, avvenuta per effetto del r.d.l. del 18/2/1937 n. 117. Questo evento ebbe conseguenze sull'andamento generale dell'istituto, sul suo assetto economico e sull'ordinamento interno, soprattutto per quanto riguarda il trattamento del personale del cessato Monte e il suo inserimento in organico. La fusione dei due enti comportò anche il trasferimento dei documenti dell'ex Monte di Pietà nella Cassa di Risparmio, e forse anche per questo si sentì la necessità di riorganizzare la documentazione e di effettuare una drastica operazione di scarto.
Nel 2017 sono stati individuati i fascicoli degli anni 1960-1977, al momento non schedati; organizzati in sottoserie annuali, hanno sulla coperta la segnatura originale. Includono anche (con segnatura originale) verbali e documenti degli organi collegiali (Assemblea dei soci, Cda, Comitato), in particolare alcuni verbali hanno sigillo in ceralacca. Si tratta del prosieguo della serie VIII.4 Carteggio della Direzione generale.
La consistenza di questa parte, non schedata, della serie è di buste 191 contenenti circa 3.300 fascicoli.
Consistenza rilevata
- Consistenza (testo libero)
- fascicoli 3.286 (più circa 3.300 fascicoli non schedati)
Storia istituzionale/Biografia
- Il materiale descritto comprende la documentazione prodotta dalla Direzione generale nell'arco cronologico che va dal 1936 circa al 1960 (della documentazione relativa all'anno 1960 sono presenti in archivio 34 posizioni delle 55 originarie). Il complesso delle carte, che attualmente risulta distribuito in 308 buste e 3.283 fascicoli, testimonia i rapporti esistenti con gli enti legati alla Cassa da vincoli funzionali od operativi (l'Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, la Banca d'Italia, l'Associazione nazionale fra le casse di risparmio italiane, la Federazione delle casse di risparmio dell'Italia centrale), con gli altri istituti di credito, con le istituzioni, i ministeri, le industrie, gli organi, gli uffici e i servizi dell'Amministrazione centrale della Cassa, le agenzie, le filiali e le dipendenze. È un archivio che, nonostante la grossa lacuna relativa ai primi decenni del '900, rappresenta uno strumento fondamentale per la ricostruzione delle vicende storiche dell'Istituto, delle tappe della sua evoluzione, delle modifiche apportate all'organizzazione interna, delle attività svolte dai vari uffici. Allo scopo di facilitare la consultazione dell'inventario e la ricerca dei documenti si è ritenuto opportuno fornire un quadro riassuntivo della struttura e dell'evoluzione dei servizi e degli uffici per quanto riguarda il periodo in oggetto (1936-1960). I Servizi avevano il compito di coordinare le dipendenze e gli uffici centrali, mentre questi ultimi avevano funzioni esecutive nell'ambito delle attività di carattere amministrativo, tecnico e contabile. In base all'ordinamento del 1938 l'Istituto risultava suddiviso in tre Servizi più la Direzione generale: Servizi amministrativi e legali, Servizi ragioneria e cassa e Servizi del pegno; la Direzione generale comprendeva l'Ufficio segreteria, l'Ufficio personale e l'Ufficio ispettorato, ma quest'ultimo di fatto non fu costituito e le funzioni di sua pertinenza erano espletate dall'Ufficio controllo agenzie e dall'Ufficio controllo filiali. Lo schema risultante dall'ordinamento interno modificato nel 1946 comprendeva invece, oltre alla Direzione generale, quattro servizi, dai quali dipendevano diciassette uffici centrali: Servizio amministrativo e legale, Servizio ragioneria generale, Servizio del credito e Servizio del pegno; gli uffici dipendenti direttamente dalla Direzione generale erano quattro: Ispettorato, Segreteria generale, Personale, Propaganda e sviluppo; alcuni uffici erano inoltre ripartiti in sezioni. In base al nuovo regolamento dei servizi del 1946, furono aboliti l'Ufficio controllo agenzie e l'Ufficio controllo filiali, che cessarono di funzionare il 10 giugno 1946, mentre il 4 novembre dello stesso anno fu istituito l'Ufficio ispettorato. Nel 1956 fu attuata una nuova riforma che modificò l'assetto interno dell'azienda. Il regolamento dei servizi prevedeva otto uffici dipendenti dal direttore generale (Segreteria generale, Ispettorato, Personale, Sviluppo, Organizzazione, Legale e contenzioso, Provveditorato, Cassa centrale) e cinque servizi (Contabilità generale, Produzione, Tecnico, Servizi appaltati e Pegno). Si vedano, in proposito, i fascicoli 272 e 2251 della serie.
Storia archivistica
- La tipologia dei documenti conservati in questa serie, oltre al carteggio, comprende leggi, disposizioni interne e circolari, convenzioni, relazioni, promemoria, rapporti e pareri legali, materiale di natura contabile e amministrativa (copie o estratti di verbali, opuscoli a stampa, bilanci, rendiconti, preventivi, planimetrie). Le carte sono ordinate secondo un titolario che entrò in vigore nel 1946 e rimase in uso anche negli anni successivi. Naturalmente questo sistema di classificazione fu elaborato tenendo presenti le coeve vicende storico-istituzionali e l'ordinamento interno dell'Istituto; di conseguenza, nel corso degli anni, la prima versione del titolario fu di volta in volta modificata in relazione sia ai cambiamenti avvenuti nella strutturazione aziendale che alle trasformazioni subite dagli organi istituzionali, relativamente ai rapporti intercorsi tra questi e l'amministrazione della Cassa di risparmio. Non avendo conservato protocolli, titolari, repertori, rubriche o altri mezzi di corredo coevi ai documenti, solo la schedatura dei singoli fascicoli ha reso possibile la ricostruzione dei quindici titolari utilizzati fino all'anno 1960 e applicati con cadenza annuale a partire dal 1948 (Vedi i titolari riportati in appendice). La maggior parte dei titoli non subì modifiche rilevanti, fatta eccezione per le differenze riscontrabili tra i titolari degli anni 1936-1945, 1946-1947 e 1956 , spiegabili con quanto detto precedentemente a proposito dei mutamenti storici, istituzionali e aziendali (negli anni 1946 e 1956 furono apportate modifiche al regolamento interno della Cassa di Risparmio. Vedi in proposito la documentazione relativa contenuta nella presente serie, nella posizione n. 3 degli anni 1946 e 1956, in VIII.8, b. 7, fasc. 33, e in VIII.10, sempre negli anni 1946 e 1956). Il titolario risulta diviso in cinque parti articolate in sottopartizioni, che a loro volta possono essere ulteriormente suddivise:
Parte I. Disposizioni generali regolanti l'Istituto;
Parte II. Amministratori e sindaci;
Parte III. Direzione generale;
Parte IV. Uffici;
Parte V. Varie.
I fascicoli compresi nella parte I, oltre al materiale riguardante le norme statutarie, i regolamenti e le circolari, contengono anche documentazione relativa ai rapporti esterni della Cassa di risparmio: in particolare le disposizioni e le istruzioni emanate dai vari organi preposti alla vigilanza sulle aziende di credito o da associazioni bancarie che, nel periodo 1936-1945 erano l'Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito, la Confederazione fascista delle aziende di credito e dell'assicurazione, la Federazione nazionale fascista delle casse di risparmio e, dal 1946, verranno sostituite dai diversi ministeri, dalla Banca d'Italia, dall'Associazione nazionale fra le casse di risparmio italiane, dalla Federazione delle casse di risparmio dell'Italia centrale, dall'Istituto di credito delle casse di risparmio italiane, dall'Associazione bancaria italiana. Le parti II-V hanno invece per oggetto l'organizzazione interna e l'amministrazione dell'Istituto: le pratiche della parte II sono pertinenti all'attività degli organi sociali, delle varie commissioni, del presidente e del vice presidente; la parte III è riservata alle funzioni svolte dalla Direzione generale e dagli uffici da essa direttamente dipendenti, in particolare, ai rapporti con il personale; la parte IV contiene materiale concernente il lavoro dei singoli uffici e servizi, mentre la V, denominata genericamente "Varie" si occupa delle diverse attività svolte nell'azienda (Dopolavoro, Commissione interna, Cral, Spaccio aziendale). Ogni parte comprende un certo numero di posizioni contrassegnate da un numero progressivo; in alcuni casi le posizioni possono presentare delle sottopartizioni, individuate dal medesimo numero della posizione cui si riferiscono più una lettera, ognuna delle quali è attinente ad una particolare tipologia di documenti. Ad esempio, nel titolario in vigore negli anni 1946-1947, il numero 20 è riservato all'attività del Consiglio d'amministrazione e risulta suddiviso in 6 sottopartizioni: la 20 A contiene gli inviti alle adunanze, la 20 B gli ordini del giorno, la 20 C i verbali in originale, la 20 D i fascicoli personali per ognuno dei consiglieri, la 20 E la documentazione prodotta per l'assegnazione delle medaglie di presenza, la 20 F gli estratti dei verbali. Se necessario, ogni sottopartizione poteva presentare ulteriori suddivisioni contrassegnate da un altro numero, romano o arabo, aggiunto dopo la lettera. Ad esempio, la posizione 35 B, riservata all'attività di controllo svolta dall'Ufficio ispettorato sulle agenzie di città, ha ben 16 suddivisioni, una per ogni agenzia: 35 B 1 per la sede, 35 B 2 per piazza Monte, 35 B 3 per l'ag. A, 35 B 4 per l'ag. B e così via (la suddivisione in "parti" fu applicata regolarmente fino al 1947; poi si usò sporadicamente e, nella maggior parte dei casi, sulle cartelline compaiono solamente il numero e il titolo della posizione).
Criteri di ordinamento
- Durante la fase di riordino degli oltre 3.000 fascicoli compresi in questa serie, come prima cosa si è proceduto alla schedatura di ogni singola unità, rilevando per ciascuna i dati originali ricavabili dalle intestazioni poste sulle cartelline (numero di classificazione, intitolazioni, eventuale indicazione degli anni), cui seguono gli estremi cronologici con l'indicazione di anno, mese e giorno. Dato che, nella maggior parte dei casi, la documentazione all'interno dei fascicoli presenta ulteriori suddivisioni, si è ritenuto opportuno segnalare anche le eventuali articolazioni in sottofascicoli e inserti, riportando per ciascuno le intestazioni originali; se necessario i titoli sono stati integrati da una descrizione il più possibile esauriente e sintetica sul contenuto di ciascuna unità inventariata.