DEPOSITI

Tipologia Livello
Data cronica
1836 - 1950

Tipologia

Sezione

Numerazione

Numero romano
X

Contenuto

Oltre alle serie comprese in questa sezione, in archivio sono presenti due raccolte di mandati di uscita del servizio rimborsi e di libretti a risparmio: i primi, per i quali si conservano uno o due mesi per ogni anno, dal 1837 al 1937 (con lacune per gli anni 1872, 1916, 1918, 1924 e 1926), sono contenuti in 21 scatole. Nel secondo caso si tratta di libretti tornati alla Cassa per rinnovazione o estinzione, la cui conservazione sembra essere stata fatta sempre a campione. I libretti sono compresi tra il 1836 e il 1922 e contenuti in 19 scatole Per la loro consultazione sono disponibili, presso l'archivio, degli elenchi descrittivi dai quali è possibile ricavare il contenuto dettagliato di ogni scatola.

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
registri 356, fascicoli 5, schedari 48, raccolte 176

Storia istituzionale/Biografia

La sezione relativa ai depositi offre testimonianza della principale attività dell'Istituto, il cui scopo, secondo le prescrizioni statutarie, era quello di "...raccogliere i risparmi, curarne l'investimento e corrispondere un interesse ai depositanti". Le forme di deposito più comuni erano il risparmio ordinario, il piccolo risparmio e il piccolo risparmio speciale, ai quali si aggiunsero più tardi i depositi vincolati a termine e i depositi in conto corrente ordinari e di corrispondenza. La Cassa di risparmio di Roma emetteva libretti di risparmio da rilasciare ai depositanti, che venivano classificati in nominativi, al portatore e nominativi pagabili al portatore. Ogni libretto era munito del bollo dell'Istituto e delle firme del presidente e del direttore; in esso erano registrati la data di apertura, il numero della serie e il nome del depositante. Al momento dell'apertura di un nuovo libretto veniva effettuata una ricerca nello schedario alfabetico per accertare l'inesistenza di un libretto già intestato alla stessa persona. I dati personali e la firma del depositante venivano poi annotati nel libro di notizie. Ogni deposito era registrato sul libretto in lettere e cifre, insieme al numero del mandato d'entrata. Per i rimborsi, accertata l'inesistenza di fermi e diffidazioni, si dava corso all'operazione di pagamento annotando, anche in questo caso, ciascun rimborso sul libretto insieme al numero del mandato d'uscita. Le singole operazioni di deposito e di rimborso venivano registrate sugli elenchi giornalieri, compilati dalla Contabilità e dalla Cassa, cui spettava anche la redazione degli elenchi degli interessi pagati semestralmente (a giugno e a dicembre). Le suddette operazioni venivano poi riportate nei registri della contabilità tra cui i saldaconti dei depositi, dove erano registrate le singole partite di ciascun deposito. In caso di rimborso totale del credito, i libretti e i buoni di cassa pagati erano annullati mediante timbro o perforazione con la scritta "estinto"; i libretti e i buoni di cassa estinti e le quietanze giustificative dei rimborsi dovevano essere conservati in archivio. Venivano compilati poi registri per le diffidazioni da parte dei depositanti, in caso di smarrimento dei libretti o per i sequestri degli stessi, elenchi dei libretti rinnovati in seguito a diffidazione, registri del movimento dei libretti in bianco.

Ente