Tipologia
- Sezione
Numerazione
Consistenza rilevata
-
Consistenza (testo libero)
- registri 8, fascicoli 15
Storia istituzionale/Biografia
- Dal primo statuto della Cassa di risparmio di Roma, del 1836, risulta che ogni anno venivano eletti due sindaci, scelti fra i soci non appartenenti al Consiglio di amministrazione; era loro compito provvedere alla revisione dei conti e approvare e sottoscrivere i bilanci da portare in Assemblea generale. Più tardi fu prevista la nomina di un terzo sindaco (denominato supplente) il cui giudizio sarebbe stato determinante nel caso in cui uno dei due sindaci in carica avesse dissentito nell'approvare l'operato del Consiglio.
Nel 1934 il Collegio dei sindaci risulta composto da tre membri, due nominati dalla Federazione delle casse di risparmio dell'Italia centrale e uno dall'Assemblea dei soci della Cassa di risparmio, che designava anche un sindaco supplente. I sindaci duravano in carica un anno, fino all'approvazione del bilancio, erano rieleggibili e assistevano alle adunanze del Consiglio e alle Assemblee dei soci. Ai sindaci spettava il controllo dell'amministrazione dell'Istituto: a tale scopo potevano effettuare verifiche di cassa e dei valori, controlli circa l'adempimento delle disposizioni di legge o di statuto e revisioni di tutta l'azienda in occasione della compilazione del bilancio annuale. Il bilancio, dopo l'approvazione del Consiglio, era trasmesso ai sindaci che dovevano verificare che i risultati delle scritture contabili coincidessero con quelli del bilancio stesso e che i criteri seguiti nella compilazione fossero esatti.
Le verifiche venivano effettuate anche presso uffici specifici della Cassa e presso singole agenzie.